Domenica 19 luglio, alle ore 18,00, al Teatro Antico di Segesta, avrà luogo la rappresentazione “Processo a Medea: madre omicida o moglie tradita?”. L’evento prende spunto dalla tragedia “Medea” di Seneca e, con il motto “la cultura vince la mafia”, ha la finalità di mantenere viva – in occasione del XXIII anniversario – la memoria della strage di Via D’Amelio nella quale furono barbaramente uccisi il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Seneca sarà interpretato da Renato Lo Schiavo, docente di lettere classiche al liceo classico L. Ximenes di Trapani, il giudice del Tribunale di Trapani Chiara Badalucco impersonerà Medea. L’accusa sarà nelle mani di Rodolfo M. Sabelli, presidente dell’ANM, mentre la difesa sarà affidata all’avvocato Giovanni Sofia. L’avvocato Carmelo Passanisi sarà l’agoreuta che intratterrà il pubblico/giuria popolare sul tema “la difesa dell’indifendibile”. Antonella Magaraggia, presidente di sezione del Tribunale di Venezia, giudicherà l’imputata ed emetterà la sentenza nei suoi confronti.
L’iniziativa è promossa dalla sottosezione dell’ANM di Trapani – sotto l’egida dell’ANM, d’intesa con la sezione distrettuale dell’ANM di Palermo e con la condivisione della sottosezione dell’ANM di Marsala – dalla sezione di Trapani del Laboratorio Permanente Esame e Controesame e Giusto Processo “Avv. Giuseppe Corso”, dai Consigli dell’Ordine degli avvocati di Trapani e Marsala, dalla Camera penale “Avv. G. Rubino” di Trapani, con la partecipazione del Coordinamento provinciale dell’Associazione Libera e del Movimento delle Agende Rosse.
Durante la manifestazione sarà possibile contribuire alla raccolta di fondi da destinare alla Casa di Paolo, un progetto del Movimento delle Agende Rosse che mira ad aprire l’originaria casa-farmacia Borsellino ai ragazzi del quartiere Kalsa di Palermo.