Sabato 13 aprile si è tenuta a Calatafimi una cerimonia pubblica, durante la quale l’Amministrazione Comunale ha consegnato alla famiglia Collura la piastrina di riconoscimento di Giorgio Collura, disperso in Russia nel 1942.
Alla cerimonia hanno partecipato, con il solito ammirevole spirito bersaglieresco, le sezioni di Paceco e Trapani dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, rappresentate dai relativi labari.
Alla Santa Messa presso il Santuario della Madonna di Giubino sono seguiti l’alzabandiera in piazza e la consegna della piastrina presso la sala consiliare del Municipio.
Il sindaco Vito Sciortino ha sottolineato come la guerra sia terribile e come a farne le spese siano quasi sempre giovani vite, la cui perdita comporta immenso dolore alle famiglie e alle comunità.
Giovanni Di Girolamo ha ricostruito gli eventi, accennando al nuovo libro, Prigionieri della Steppa.
Giuseppe Collura, unico figlio del Caduto, e i figli Giorgio (comandante della polizia municipale) e Pietro hanno condiviso la testimonianza familiare sulla mancanza del loro Caro e sul suo ritorno, grati per un momento commovente e inatteso.
Quando Giorgio Collura partì per la Russia, Giuseppe aveva solo sei mesi e non ebbe modo di conoscere il padre.
Dopo un’attesa di circa settantasette anni Giorgio, che si sacrificò per la Patria, ha voluto inviare un messaggio ai suoi cari.
La piastrina è stata portata in Italia grazie all’impegno del gruppo “Armir Il ritorno dall’oblio”.
Collura, partito con la 63ª legione C.C.N.N. Tagliamento, risulta ufficialmente disperso il 22 dicembre 1942, per cui è presumibile che morì o fu fatto prigioniero nella battaglia di Arbuzovka, la famigerata valle della morte, dove le truppe furono accerchiate dal 21 al 24 dicembre e dove combatterono coraggiosamente, in condizioni terribili e avverse.
L’occasione speciale è stata dedicata a onorare il ricordo dei Caduti delle guerre.