Presentato questa mattina, a Palazzo d’Alì, il corso di difesa personale per donne organizzato nell’ambito del progetto “Trapani è Donna” dal circolo UDI di Trapani in collaborazione con il 6° Reggimento Bersaglieri di stanza alla caserma “Giannettino” di Trapani.
“Ringrazio i Bersaglieri perché la loro disponibilità è un segnale positivo di apertura alla comunità importante – ha esordito il sindaco Giacomo Tranchida – nell’ambito di questo progetto che vuole significare un modo diverso di far emergere la sensibilità del femminile e al femminile in città. Che Trapani possa diventare sempre più donna e riacquistare bellezza in tanti campi è il mio auspicio”.
“Questa iniziativa – ha detto il colonnello Massimo Di Pietro, comandante del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani – si inserisce nel solco di precedenti attività a beneficio della comunità avviate dai miei predecessori. Per noi ogni opportunità di scambio è importante e, in questo caso, mettiamo a disposizione le nostre competenze nella difesa personale, che fanno parte del nostro addestramento. Abbiamo accolto con piacere il progetto dell’UDI anche perché l’Esercito Italiano è molto attento alle questioni di genere, al rispetto reciproco e all’integrazione delle donne nelle sue file come avviene, ormai da anni, dalla truppa ai sottufficiali agli ufficiali. Presto le colleghe ufficiali, che cominciano a raggiungere i gradi più alti, potranno comandare Battaglioni e Reggimenti e quindi, nei prossimi anni, il 6° Reggimento potrebbe avere una comandante”.
“E’ importante che la donna acquisisca le basi per difendersi da un’aggressione nel mondo reale – ha commentato l’assessora alle Pari Opportunità Andreana Patti – perché ciò permette di prendere coscienza delle potenzialità che ognuna ha dentro di sé. Non si tratta di avviare una lotta ma si lavora per fare aggregazione, creare maggiore consapevolezza e a riflettere anche su quello che, purtroppo, di spiacevole può accadere alle donne. Come amministrazione comunale abbiamo voluto avviare, con ‘Trapani è donna’ una riflessione più ampia, e declinata in diversi ambiti, sulle pari opportunità e il corso va in questo senso”.
“La donna soggetto debole è un mito che è stato costruito nei secoli dagli uomini e noi come UDI – ha detto la presidente del circolo trapanese Valentina Colli – lavoriamo per sfatare questo luogo comune. I corsi di autodifesa non hanno solo un aspetto di tipo sportivo, fisico ma servono anche a dare consapevolezza alle donne che esiste una differenza di genere, che è naturale, che è cosa altra rispetto al concetto di ‘diversità’ che ha una valenza negativa, quasi di inferiorità. E’ necessario scardinare, nella mente dell’aggressore ma anche della vittima, il concetto che la donna sia soccombente. Le donne possono prendere consapevolezza di sé e della possibilità di fronteggiare situazioni di violenza. Per questo corso abbiamo avuto tantissime richieste che non abbiamo potuto, al momento, accogliere per motivi di numero massimo di partecipanti ma questo è un segnale importante perché vuol dire che esiste un bisogno a cui rispondere”.
“Per noi – ha concluso Colli – questa collaborazione con il 6° Reggimento Bersaglieri è doppiamente importante. Non solo per le competenze che ci mettono a disposizione ma anche perché questo è un modo per decostruire gli stereotipi. Le Forze Armate, infatti, sono state tra gli ambiti che si sono aperti, ormai da decenni, alla partecipazione femminile e nelle caserme donne e uomini lavorano e agiscono alla pari. Quello che noi difendiamo è quello che ci difende ed è importante che la società civile veda in chi indossa una divisa, come in questo caso, qualcuno che si mette a disposizione dei cittadini e, più ampiamente, del nostro Paese”.
Le lezioni si svolgono due volte a settimana, il lunedì e il mercoledì, dalle 15 alle 16.30. Il corso, partito lunedì 27 maggio, si concluderà il prossimo 21 giugno.