2 Novembre 2024
Stamani presso il cimitero di Trapani sono stati commemorati i caduti di tutte le guerre.
Il Prefetto, il sindaco di Trapani e il comandante del hanno deposto una corona di alloro sull’altare dei caduti, mentre il picchetto d’onore composto da militari delle diverse forze armate ha eseguito il presentat’arm. La cerimonia è stata conclusa con la messa in suffragio celebrata dal Vescovo di Trapani, Mons. Pietro Maria Fragnelli.
Il sacrario militare del cimitero di Trapani è dedicato ai soldati caduti nelle trincee della Grande Guerra. 651mila i morti dell’esercito Italiano nel conflitto del 15-18, la gran parte nelle 11 battaglie dell’Isonzo, fino alla rotta di Caporetto e poi con la tenuta sulla linea del Piave, fino alla vittoria. Una guerra che l’Italia vinse e, forse per queste ragioni celebrata. Ma non è retorica ricordare con loro i soldati morti nella seconda guerra mondiale: sul fronte Russo, su quello Greco albanese, nei deserti libico ed egiziano, nel Mediterraneo, in Etiopia e in Eritrea.
I morti di tutte le guerre hanno in comune il dato anagrafico. Ragazzi tra i 17 e i 30 anni il cui futuro è stato cancellato dal piombo dei fucili e della mitraglia, dalle bombe, dalle dolorose ferite negli ospedali da campo, dalle malattie e dalle privazioni in trincea e nei campi di prigionia. Il silenzio e il dovere della memoria li accomuna.