UNA STORIA DIMENTICATA
Dal quotidiano di Catania “Corriere di Sicilia” n. 75 del 3 novembre 1943.
I Vìgili del Fuoco a Mascalucia durante la ritirata Tedesca. Parecchie volte ci siamo occupati dei gravi fatti di Mascalucia provocati dai tedeschi duratile la loro ritirata.
Fatti indubbiamente gravi i quali però avrebbero potuto essere ancora più gravi se non si fosse trovato sul posto il Dott. Orazio Szamkò il quale ispezionava un reparto di Vìgili del Fuoco.
Appena si determinarono i primi incidenti, il Dott. Szamkò si mise a capo di nove uomini armati e in una vigna cercò di accerchiare i Tedeschi che avevano provocato gli incidenti.
Nello stesso tempo si sentirono degli spari all’imbocco del paese tra tedeschi e militari italiani.
Il Dott. Szamkò si diresse coraggiosamente verso i tedeschi e si servi a tale scopo di una macchina sulla quale aveva fatto salire un ufficiale italiano ed un sottuffìcìale tedesco. Il fuoco frattanto si era infittito: erano entrate in azione anche le mitragliatrici.
Quando i tedeschi videro avanzare la macchina sulla quale c’era anche un Vigile del Fuoco che aveva esposto sulla punta della baionetta un fazzoletto bianco, smisero di sparare.
Però gli italiani che dal posto in cui si erano arroccati non vedevano la macchina, continuavano a sparare ma, avvertiti, cessarono il fuoco. Sulla strada poterono subito dopo incontrarsi soldati e ufficiali tedeschi con ufficiali e carabinieri italiani.
Frattanto il Dott. Szamkò assistito dai Vigili alle sue dipendenze potè ristabilire una certa calma tra la popolazione civile.
Quanto abbiamo riferito ci risulla da cittadini che riferirono che fatti infinitamente più gravi e più luttuosi poterono essere evitati grazie all’intervento del Dott. Szamkò. alla sua coraggiosa iniziativa e al sereno e consapevole sprezzo del pericolo.”
Si potrebbe definire una storia d’ordinaria amministrazione per quei tempi così travagliati; una storia che non diventerà mai una fiction per il grosso pubblico e che non sarà ricordata con cerimonie più o meno partecipate, ma che è rimasta nel cuore e nella mente del popolo di Mascalucia: qualcuno, tra i più anziani ne ricorda ancora le circostanze e riferendosi al nostro ufficiale, lo definisce “l’Eroe di Mascalucia”.
Ho voluto rispolverare quest’aneddoto per attribuire il giusto merito a questo splendido Ufficiale, già del 5° Reggimento Bersaglieri.
Infatti, il dott. Orazio Szamkò. come recita il suo “Stato di Servizio”, è stato “‘Soldato volontario classe 1913 del Distretto Militare di Catania quale allievo Ufficiale di complemento specialità Bersaglieri nella Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Milano e Sottotenente di complemento Arma di Fanteria fu assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri per il prescritto servizio di prima nomina.
Tenente in detto con anzianità 1° luglio 1937 ha risposto alla chiamata di controllo in tempo di guerra”.
Poi “scoppiò la pace” e il Nostro divenne uno stimato funzionario dell’Amministrazione Provinciale di Catania; prese moglie, divenne padre di quattro figli (tre femmine ed un maschio) e condusse una vita laboriosa e dignitosa in una città lanciata verso il progresso e l’industrializzazione.
Orazio Szamkò, circondato dall’affetto dei suoi cari, è “andato avanti” il 15 gennaio 2005 e, se fosse stato in vita, non mi avrebbe mai permesso di scrivere tutto ciò, ma, è risaputo: gli Eroi sono fatti così.
Bers. Achille Preda